la rivoluzione con il naso rosso

Clown Sociali (all'estero)

L’associazione Clown Revolution nasce con l’intento di realizzare un progetto di clown sociale ossia preoccuparsi di portare amore e cura dovunque serva. Desideriamo lavorare in ospedali, case di riposo, orfanotrofi, carceri, centri accoglienza per migranti e dovunque la figura del clown sociale possa servire a mettere in relazione pacifica, armoniosa e giocosa le persone fra di loro.

Per adesso, a causa del covid, siamo praticamente fermi ma nonostante questo abbiamo collaborato per esempio con il progetto di accoglienza migranti di Don Massimo Biancalani a Pistoia, oppure con l’associazione Rishilpi che ha un progetto in Bangladesh per la quale abbiamo trovato centinaia di scarpe nuove gentilmente donate dalla Duna.

Speriamo di poter presto ricominciare a lavorare a pieno ritmo per far così partire due progetti che ci stanno molto a cuore ossia andare a lavorare in un reparto psichiatrico e in una casa di riposo.

Uniti per l'Ucraina - Clown a Cracovia

A Maggio 2022 la nostra Red in collaborazione Pluk (di Stichting Clownszaken Olanda) decidono di andare a Cracovia, con l’intento di rallegrare coloro che scappano da questa inutile guerra.

Lì trovano una bellissima organizzazione di aiuti umanitari, hanno provato a creare una rete di luoghi, visitando e facendo spettacoli nei tanti ostelli dedicati alle mamme con i bambini, la clinica medica mobile, un grande centro commerciale allestito a rifugio e molte piazze.

Abbiamo fatto il gioco di contare quanti sorrisi al giorno riuscivamo ad ottenere dei bambini: abbiamo contato all’incirca 400 sorrisi

progetto Rishilpi - Bangladesh

Nel 2019 con un lavoro durato oltre 7 mesi sono state raccolte oltre 800 paia di scarpe ortopediche per i bambini del Bangladesh, arrivate finalmente a destinazione nel gennaio 2020, giusto prima dell'emergenza covid-19.

Nel video i ringraziamenti di Laura, fondatrice di Rishilpi International Onlus (associazione che si occupa di bimbi disabili in Bangladesh), lo scorso 15 gennaio 2020.

Le scarpe sono state donate da Duna Calzature Ortopediche